Essere Primi su google

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Essere Primi su google

Fase 1: Analisi della situazione iniziale

  1. Il sito web non è stato ancora realizzato
  2. Il sito web non è ottimizzato per i motori di ricerca
  3. Il sito web è ottimizzato per i motori di ricerca ma non è popolare

Il processo di indicizzazione

Il motore di ricerca dopo l’aggiunta dell’URL di un dominio, provvede a registrare l’indirizzo e ad operare una scansione periodica dei siti nel proprio database per monitorare gli aggiornamenti operati dai webmaster.

Al termine dell’operazione di scansione dei siti presenti nel proprio database, il motore di ricerca provvede ad iniziare la scansione dei nuovi siti proposti tramite il servizio di  aggiunta URL che normalmente mette a disposizione. Alla luce di questa sequenza operativa e considerata l’ampiezza del web è giustificato che i tempi di indicizzazione di un nuovo sito vadano da alcune settimane ad un mese. In realtà non è possibile prevedere un tempo medio di inclusione dell’URL nel database di un motore di ricerca, tanto meno avere la certezza di essere indicizzati, in quanto i motori di ricerca considerano le segnalazioni multiple dello stesso dominio, ad esempio fatte con tool specifici, come spam rischiando di ottenere l’effetto contrario; può anche verificarsi che il sito sia ospitato su un server già bannato o da cui sono pervenute richieste considerate spam, ed anche in questo caso c’è il pericolo di non essere indicizzati.

Per quanto riguarda il caso specifico di google è possibile monitorare lo stato di indicizzazione utilizzando un semplice comando dalla barra di ricerca di Google. Sarà infatti sufficiente digitare “site:www.miosito.estensione” per avere subito conferma del fatto che il nostro sito venga indicizzato o meno da Google 

Come ridurre i tempi di indicizzazione

Le tecniche di ottimizzazione del codice sorgenti di un sito web e che possono portare vantaggi in termini di velocità di indicizzazione sono diverse, ma rimane il problema che passano comunque diversi giorni e non sempre sono compatibili con il motore di ricerca, oltre a non dare la certezza dell’efficacia in tutti i casi riscontrati. Una prima soluzione da mettere in opera è seguire i suggerimenti che Google mette a disposizione dei webmaster per accelerare il tempo di indicizzazione e migliorare il posizionamento

Il primo step è la creazione di un account su Google ed accedere. Al link https://www.google.com/webmasters/tools/home?hl=it è possibile trovare il form di aggiunta della URL del sito che si vuole far indicizzare.

A questo punto Google procede con la richiesta di verifica della proprietà del sito web, cosa che è possibile fare in diversi modi, tra cui, quello più veloce il download sul sito di un file HTML generato stesso da Google e la successiva apertura di questo file dal browser. Questa operazione è sufficiente per certificare la proprietà del sito web.

L'operazione di indicizzazione di un sito web è forse la più complicata e complessa per un webmaster perchè avviene in tempi talvolta molto lunghi che non lasciano più di tanto la possibilità di effettuare sperimentazioni poichè per conoscerne gli effetti sarebbe necessario attendere circa un mese e mezzo, che è l'equivalente del tempo necessario al crawler di google per riaggiornare l'elenco completo degli URL presenti tra gli infiniti meandri del web.

L'indicizzazione a prima vista sembrerebbe un' operazione abbastanza semplice e induce molti a credere che google sia come un grande scanner che analizza la rete, memorizzando tutto ciò che è contenuto in essa. Purtroppo non è proprio così. Google e gli altri motori di ricerca adottano delle regole di indicizzazione e non tutte le pagine possono essere memorizzate. Per far si che una pagina web o un intero sito web abbiano le caratteristiche necessarie all'indicizzazione, dobbiamo tenere presente alcune semplici regole base.

  1. E' molto, ma molto gradito l'invio di una Sitemap contenente gli url del sito
  2. Vengono privilegiati i siti che contengono i metatag keyword
  3. Le pagine web non devono avere un titolo troppo lungo e non deve essere mascherata l'estensione        (I CMS come Joomla mascherano l'estensione .HTML o .PHP nelle loro pagine)
  4. Bisogna essere linkati il più possibile da siti ben indicizzati nei motori di ricerca
  5. Non bisogna creare pagine dai contenuti troppo simili tra di loro
  6. Aggiornare frequentemente il sito
  7. Essere registrati ai servizi di Google Analytics e Webmaster per esperienza personale aiuta molto
  8. AVERE MOLTA, MA MOLTA PAZIENZA

Conclusioni

Generalmente per settori di nicchia possono bastare 3 mesi per ottenere i risultati sperati, nella maggior parte dei casi ne sono invece necessari almeno 6.
Quando invece si opera in settori molto competitivi è necessaria una campagna di link building che vada dai 6 ai 12 mesi.

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